Anoressia, Bulimia e Obesità
Oggi parlaimo di Anoressia, Bulimia e Obesità
Anoressia: in moltissimi casi l’Anoressia inizia con una dieta nel tentativo di migliorare la propria immagine e la propria autostima. Nonostante un evidente diminuzione, c’e una preoccupazione estrema per il peso e per il corpo che è percepito sempre come troppo “grasso”.
Il corpo diventa l’oggetto della sofferenza psicologica, la tentata soluzione per risolvere un disagio personale nel rapporto con gli altri. L’Anoressia attacca le funzioni vitali del corpo, fino a rischio di morte.
Bulimia: la persona che soffre di Bulimia ha un profondo vuoto interiore che cerca di colmare ingerendo enormi quantità di cibo. La spinta ad “abbuffarsi” sfugge alla volontà e al controllo, alimenta il senso di colpa che costringe la persona a condotte di eliminazione pericolose quali: vomito, abuso di lassativi e diuretici e a condotte compensatorie come digiuno e iperattività fisica.
Spesso la Bulimia non è “visibile” come l’Anoressia, ma comporta esiti per la salute altrettanto gravi.
Obesità: nell’Obesità si instaura una vera e propria dipendenza dal cibo come nella Bulimia, ma senza mezzi di compenso, quindi il peso corporeo aumenta.
Il cibo è utilizzato come ansiolitico, antidepressivo, anestetico rispetto al dolore psicologico che si porta dentro, dove lo strato di adipe funge da “scudo protettivo” nel rapporto profondo con gli altri. Può condurre ad altre sofferenze del corpo che mettono a grave rischio la salute.
Articolo scritto da:
Dott.ssa Paola Sacchetti Rossi
Psicologa Psicoterapeuta
Psicoanalista SPI